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Franco Nicolini, l’arte di concatenare esportata in Sud America

Salire le montagne in successione, una dopo l’altra: sfilare i sogni dal cassetto inanellati insieme in un’unica grandiosa spedizione.

Apologia del concatenamento:

Il concatenamento, la salita di più montagne o pareti una dopo l’altra, è stata una delle evoluzione dell’alpinismo. È il concetto, inizialmente visionario, di non venire appagati da una sola salita. Di volere di più. Può sembrare ingordigia, incapacità di sapersi accontentare e godere dell’obbiettivo raggiunto. Può sembrare la volontà di semplificare o addirittura banalizzare ciò che per gli alpinisti normali è già di per sé un traguardo. In realtà concatenare montagne è soltanto un’altra semplice occasione per passare più tempo possibile in montagna, sfidando i propri limiti ed il concetto di impossibile. Il concatenamento, per chi è tecnicamente preparato, ha un fisico straordinariamente allenato e la mente capace di sognare in grande, rappresenta la possibilità di inventare infinite sfide.

Franco Nicolini:

Franco è Guida Alpina, Elisoccorritore ed Istruttore del Soccorso Alpino. Uno che ha masticato montagne per una vita. Uno che ha fatto parlare di sé per le sue salite leggere, veloci, pulite. Prima vicino a casa, dove amava percorrere più vie possibili in un solo giorno, per poi continuare il giorno successivo: a conteggiare i dislivelli vengono cifre da capogiro. Poi le spedizioni: avventure sulla scia dei pionieri e cime inviolate, dall’Asia al Sud America. Va forte Franco, così si mette alla prova nelle competizioni di scialpinismo, raggiungendo risultati di prim’ordine. Mette tutto l’allenamento al servizio dell’alpinismo himalayano, portando, per la prima volta nel mondo, il motto di velocità, leggerezza e sicurezza fino a 8000 metri. Continua a costruire sfide alla sua altezza, concatendando tutti i 3000 delle Dolomiti, e poi tutti i 4000 delle Alpi. Quest’anno ha condensato tutte le esperienze vissute in una sola impresa: concatenare le montagne più alte del Sud America in un’unica spedizione.

Los Picos: 13 cime oltre 6500 metri in 43 giorni

Franco lo ha definito un sogno nel cassetto, poi realizzato: un megaconcatenamento, con migliaia di infiniti chilometri di trasferimenti. Questa primavera, assieme a Thomas e Silvestro Franchini, ed a Michele Leonardi, ha salito le 13 montagne più alte di Cile, Argentina e Bolivia. Un’avventura autentica e selvaggia, ma dove tutto è filato liscio per 43 giorni, complici la perfetta organizzazione ed il meteo favorevole. Come da programma invece, è stata rimandata a settembre la salita delle tre cime più alte del Perù, a causa del pericolo valanghe troppo elevato.

Le 13 cime raggiunte:

1. Aconcagua 6965 m

2. Volcan Tupungato 6570 m

3. Mercedario 6701 m

4. Cerro Bonete 6759 m

5. Nevado Pissis 6795 m

6. Incahuasi 6621 m

7. Ojos del Salado 6893 m

8. Volcán Nacimientos - Walther Penck 6658 m

9. El Muerto 6505 m

10. Tres Cruces Sur 6748 m

11. Tres Cruces Central 6629 m

12. Llullaillaco 6739 m

13. Nevado Sajama 6542 m

Le 3 cime mancanti:

14. Huascaran Sur 6746 m

15. Huascaran Norte 6768 m

16. Yerupaja 6617 m

Arrivederci quindi...al prossimo autunno!

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