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Welcome to...Filippo Canetta

Per correre 20 ore bisogna cominciare a correre 20 minuti!

La prima domanda è: indossi mai la cintura da finisher della Western States Endurance Run 100 mile in giro per Milano?
Ho un rapporto strano con i riconoscimenti conseguiti alle gare. Diciamo che mi vergogno un po’ e la fibbia della WS100 è ancora nel mio comodino. Non dirlo, però, a quello che ha l’altra fibbia in Italia (Davide Grazielli ndr). In compenso conservo con religiosa cura tutti i pettorali delle gare a cui ho partecipato e purtroppo quello della WS è rimasto nel motel di Auburn….
Comunque a Milano sono in incognito e mi mimetizzo, troppo complesso spiegare che l’uomo corre più a lungo dei cavalli.

Come riesci ad allenarti pur vivendo in una grande città?
Ricorro a tutta la mia fantasia per inventarmi qualcosa che assomigli a un allenamento per le Ultra Trail in montagna, ma nonostante tutto in salita e discesa sono scarsissimo, in compenso sono cintura nera di cambio abiti civili/running. Devo ammettere, però, che gli allenamenti in ambiente ostile sono estremamente utili mentalmente per superare le difficoltà in gara.


Filo e il triathlon. Come è nata questa passione, quante gare hai fatto e quale la più bella?
Molto per caso, nei periodi bui della mia carriera sportiva….come in questo momento, per ricominciare dopo l’intervento al tendine, mi sono dato come obiettivo di fare un triathlon full distance. E’ molto interessante perché poco traumatico, molto vario e ci si confronta con più discipline, ma ci vuole un sacco di tempo. Ho fatto subito un mezzo Ironman e nel 2013 dopo essere stato male alla Trans d’Havet ho avuto l’occasione di fare un Ironman completo 15 giorni dopo. Diciamo che mi piacciono gli obiettivi a corto termine.


Cosa rispondi a chi sostiene che fare un Iron Man è più duro di correre una 100 miglia?
E’ qualcuno che non ha mai corso una 100 miglia. Un full distance (3,8km nuoto, 180 Km bici, 42.2 Km corsa) vale mezza Lavaredo Ultra Trail, è più paragonabile a una 100 Km di corsa su strada. Una volta uscito dall’acqua è tutto in discesa e poi si finisce con la corsa, dove sono quasi tutti morti e sono soddisfazioni.

Due parole sulla Western States. Sei andato veramente forte. È stata la gara più bella della tua vita? Una fra quelle?
E’ una gara molto particolare che io non ho interpretato molto bene, infatti più volte la notte sogno di tornarci! La gara, ma soprattutto i volontari, sono pazzeschi. Si respira l’entusiasmo della leggenda.

Se dovessi scegliere fra correre una 24 ore su pista, una 100 miglia way and back (dritto per 80 km e ritorno sulla stessa strada per altri 80 km) o i 100 metri piani contro Usain Bolt, cosa sceglieresti?
Beh la 100 M che tra l’altro ho già fatto e pure vinto. Amo talmente correre che la voglia di provare tutte le distanze e le sfaccettature della corsa non mi ha ancora abbandonato. Ho ancora una tabella Excel fatta tanti anni fa in cui avevo segnato, con una escalation pazzesca sulle distanze, tutte le gare di varie lunghezza a cui avrei voluto partecipare. Poi il trail mi ha rapito e ho un po’ mollato il mio piano, ma prima o poi…..


C’è questa leggenda secondo cui Filippo Canetta ha iniziato a correre per caso. Un giorno si è svegliato e ha detto “oggi inizio a correre.”  È vero? Come è andata sul serio?
Più che per caso in seguito ad una grossa incazzatura (ottimo stimolo tra l’altro!)

È vero che fumavi sigarette? Ti mancano? Consigli a chi fuma di smettere?
Smettere di fumare è stato molto più semplice del previsto e per questo lo consiglio vivamente, anche se ogni tanto mi torna la voglia. Sinceramente fumare mi sembra così poco contemporaneo e di un'altra epoca.

Cos’è Wild Tee? Parlaci di questo nuovo e interessantissimo progetto.
La corsa in natura ha radicalmente cambiato la mia percezione del rapporto tra l’uomo e la natura. Attraverso la fatica ho riscoperto il piacere di raggiungere luoghi selvaggi che mai avrei pensato di poter esplorare. Così, ho fondato una nuova società che disegna e produce abbigliamento tecnico da corsa con una grafica innovativa ispirata alla natura selvaggia. Era un bel po’ che ci pensavo e con l’aiuto di alcuni amici mi sono deciso a intraprendere questa nuova avventura.

Wild Tee



Ho sentito dire in giro la parola “Spartathlon”. Ne sai nulla? Non starà mica il nostro Filo pensando di correre da Atene a Sparta?
Come ti dicevo prima amo confrontarmi con sfide diverse e la Spartathlon rappresenta la quinta essenza delle sfide per un runner. Di fondo io parto, forse fin troppo ottimisticamente, dal concetto che se ce l’ha fatta qualcuno ce la posso fare anch’io.

Sinceramente, quale è l’aspetto più bello della corsa in montagna? Le gare, le persone, i posti?
Nelle gare di trail running confluiscono tutti questi aspetti: sono in posti meravigliosi, organizzate da persone con grande passione per il territorio a cui partecipano atleti (a tutti i livelli) eccezionali. Nel trail running ho sempre incontrato persone speciali.

Questo metodo “cazzomannaggia” cosa significa nello specifico? Ci puoi spiegare i principi base di questa teoria?
Vuoi sapere il segreto del santo Gral, fratello! A parte gli scherzi il metodo di cui sono un fervente discepolo consiste nel fare cose (generalmente allenamenti) poco ortodossi per andare in contro ad una nuova sfida e alla fine uscirne più forti di prima. Basta un po’ di fantasia, per farti un esempio nel ad ottobre del 2013 mi ero messo in testa di fare l’ultratrail del Lago d’Orta 55 il sabato e il Tartufo trail 50 la domenica. Beh adesso so che si può fare.

Preferisci le gare o i FTK? Parlaci della GTE
I Fastest Know Time sono la vera essenza del nostro sport. Soli con se stessi ma in gara contro il tempo. Il nostro territorio è pieno di magnifici sentieri storici che vanno riscoperti. Quello sulla Grande Traversata Elbana è uno dei progetti di cui vado più fiero, molti runners si sono cimentati sul percorso, dando vita a stupenda sfida a distanza.


Spiega come è correre per un’intera notte fra le montagne a qualcuno che non corre più di 20 minuti sulla ciclabile.
Per correre 20 ore bisogna cominciare a correre 20 minuti! Ti rispondo con uno dei pensieri più profondi che ho fatto in questi anni (scherzo). Il corpo umano è una macchina straordinaria, a differenza degli apparati meccanici che sono studiati per resistere fino a un determinato carico, il nostro corpo è in grado di adattarsi a sollecitazioni impensabili. Il trucco sta nel arrivarci gradualmente. Comunque a parte tutto correre di notte fra le montagne è magnifico, un viaggio nel viaggio.

Beh direi che le ho sparate grosse abbastanza……meglio che vada a correre un po’.

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